GAMBE LEGGERE, GAMBE SANE
Prevenire e contrastare le problematiche circolatorie agli arti inferiori.
La circolazione è un meccanismo complesso che trasporta sangue e ossigeno a tutto il corpo attraverso un lungo e articolato sistema di canali. Pensa, in lunghezza arriva a misurare fino a 160 mila chilometri, quasi 4 volte la circonferenza della terra! Dal cuore partono le arterie che trasportano sangue ossigenato e che si ramificano in vasi sempre più sottili (i capillari), in un microcircolo che irrora il corpo fino alle sue estremità. Il sangue, poi, compie un percorso a ritroso e, attraverso le vene, prima sottili e via via più ampie, torna al cuore, che in un giorno “pompa” circa 7.500 litri di sangue.
Un meccanismo straordinario, che però può incorrere frequentemente in qualche malfunzionamento. Soprattutto con il caldo, le vene che magari hanno perso un po' della loro elasticità possono avere qualche difficoltà a far defluire il sangue dalla periferia del corpo fino al cuore. Il risultato è una tendenza al ristagno venoso nelle gambe con sintomi assai noti e diffusi: senso di pesantezza e gonfiore a gambe, caviglie e piedi. Un fastidio abbastanza comune d’estate, che può essere contrastato con semplici accorgimenti e buone norme di prevenzione, ma che non va mai sottovalutato, perché in alcuni casi potrebbe essere il sintomo di una problematica più seria. Parliamo dell’insufficienza venosa, che tende a peggiorare nel tempo e che si manifesta anche con dolore alle gambe e crampi notturni, oltre ai classici e antiestetici “capillari” in evidenza (teleangectasie). In casi più severi si possono presentare varici e perfino, nello stadio più grave, edemi, ulcere e lesioni cutanee. Non soltanto un problema estetico, quindi, ma un disturbo che va sottoposto all’attenzione del medico affinché indichi eventuali approfondimenti diagnostici o prescriva le cure necessarie.
Cause e rimedi
Tra i fattori di rischio delle problematiche circolatorie delle gambe c’è innanzitutto una predisposizione familiare, a cui si aggiungono, per le donne, i cambiamenti ormonali -a cui si va incontro durante le fasi di pubertà, gravidanza e menopausa- ma anche l’uso di contraccettivi ormonali, di tipo orale o transdermico. Concorrono all’insorgenza del problema anche sovrappeso e obesità, vita sedentaria, abitudini alimentari scorrette e scarsa idratazione. I fastidi alle gambe possono essere scatenati o accentuati, poi, dall’uso prolungato dei tacchi alti e da abbigliamento e calzature troppo stretti.
Poiché alcuni fattori di rischio non possono essere modificati (non scegliamo certo la famiglia in cui nascere o la nostra costituzione fisica), è possibile intervenire sul problema correggendo alcuni comportamenti. Chi è costretto a stare a lungo fermo in piedi a causa della propria professione (per esempio, i parrucchieri o i negozianti) può cercare di alleviare i fastidi dovuti al ristagno venoso calzando scarpe adatte (no ai tacchi ma anche alle scarpe piatte) e indossando calze a compressione graduata, facendosi consigliare dal medico quelle con il livello di compressione più adatto alla propria problematica. Ogni volta che se ne ha la possibilità, poi, si dovrebbe cercare di fare qualche passo per favorire la circolazione e il ritorno venoso. È bene, inoltre, proteggere le gambe dalle fonti di calore, rinfrescandole spesso quando si è in spiaggia ed evitando di esporle direttamente al sole. Soprattutto d’estate, una doccia tiepida (meglio ancora se seguita da un getto freddo) è sempre preferibile ai bagni caldi. Un sollievo immediato alle gambe pesanti e affaticate può arrivare anche da prodotti cosmetici, in crema o in gel, da applicare localmente, a base di sostanze rinfrescanti e decongestionanti come mentolo e betulla, defaticanti come la centella, drenanti come la caffeina e tonificanti come l’estratto di edera. Utile anche dormire con le gambe in posizione rialzata rispetto al cuore, per esempio posizionando uno o più cuscini sotto ai piedi. Condurre una vita attiva e praticare regolarmente attività fisica moderata, come una camminata di mezz’ora ogni giorno, infine, è un altro modo per mantenere le gambe in salute.
La prevenzione a tavola
Il benessere delle gambe e la salute della circolazione passano anche attraverso sane abitudini alimentari. Evitare condizioni di sovrappeso e obesità vuol dire mettersi al riparo da uno dei principali fattori di rischio dell’insufficienza venosa cronica.
Via libera, quindi, a pasti leggeri, soprattutto in estate, preferendo più spuntini nel corso della giornata, possibilmente a base di frutta. In particolare, i “frutti rossi” come lamponi, more e mirtilli sono ricchi di antiossidanti che migliorano la circolazione e contrastano la fragilità capillare, contribuendo a rinforzare le pareti dei vasi. Dagli ortaggi e dalla frutta arrivano, preziosi, anche il potassio, amico della pressione, e il manganese, che previene la vasodilatazione. Quest’ultimo si trova nelle verdure a foglia verde, nei fagiolini e nelle barbabietole. Ottimi alleati della circolazione sono anche le fibre contenute nei cereali integrali e le proteine dei legumi, che contengono, inoltre, le vitamine del gruppo B.
Un regime alimentare completo non può, poi, fare a meno dei grassi, che non sono tutti “cattivi”: pesce azzurro, frutta secca e olio d’oliva sono amici della salute, anche quella cardiocircolatoria.
Bere molta acqua (meglio se con basso residuo fisso), tisane e succhi senza zucchero e limitare il consumo di sale aggiunto sono altre regole indispensabili.
Un possibile menu estivo per sentirsi leggeri e in forma? Una colazione a base di yogurt magro, cereali e frutta fresca, un frutto come spuntino, un pranzo non troppo ricco di calorie, con cereali integrali, verdure e proteine magre, una merenda a base di frutta fresca o secca e una cena leggera.
I consigli di prevenzione
- Tenere sotto controllo il peso
- No alla vita sedentaria: camminare almeno mezz’ora al giorno
- Evitare di esporre le gambe a fonti di calore e al sole
- In spiaggia, rinfrescare spesso gambe e piedi con acqua fresca
- Dormire con le gambe rialzate rispetto al cuore (per esempio mettendo un cuscino sotto al materasso all’altezza dei piedi)
- Limitare allo stretto indispensabile l’uso di tacchi alti
- Indossare con moderazione anche ballerine e infradito: preferire calzature con tacchi bassi (3 o 4 cm) e larghi
- Evitare di indossare pantaloni o indumenti intimi eccessivamente stretti
- Sì alle calze a compressione graduata, da scegliere dietro consiglio del medico