IO, LUI E L'INFLUENZA

Uomini e donne possono reagire in modo molto diverso all’insorgere dei tipici malanni stagionali.

I sintomi sono più o meno gli stessi per tutti: mal di gola, tosse, starnuti, brividi e talvolta febbre. Eppure uomini e donne possono reagire in modo molto diverso all’insorgere dei tipici malanni stagionali. Un’indagine ha analizzato i comportamenti in famiglia.

VACCINO ANTINFLUENZALE

C’è chi riesce a condurre una vita quasi normale, continuando ad andare al lavoro imperterrito anche con un febbrone da cavallo, e chi viene messo KO da un banale raffreddore. Chi non muove un passo senza consultare il medico e chi, invece, rimane fedele ai propri farmaci abituali e ne tiene in casa una bella scorta, che la prevenzione non è mai troppa. Ci sono molte reazioni diverse a influenza e malattie da raffreddamento che ogni anno causano mal di gola, febbre, raffreddori e dolori muscolari. Una malattia democratica, quella influenzale, priva di ogni senso di galanteria, visto che riguarda indistintamente uomini e donne. Tuttavia qualche differenza tra popolazione maschile e femminile c'è anche al di là dei luoghi comuni.

LA PREVENZIONE

Come ci si prepara all’arrivo dell’influenza? Le precauzioni adottate da parte dei due sessi sono diverse già dalle prime battute, partendo dai comportamenti più semplici, come coprirsi bene e lavarsi spesso le mani, una pratica, questa, a cui le donne prestano più attenzione. E sono sempre le donne le più attente a una prevenzione attiva: sono loro che preparano, per tutta la famiglia, piatti a base di verdura e abbondanti porzioni di frutta fresca. C’è anche chi, per evitare di essere contagiato, arriva a modificare radicalmente le proprie abitudini, smettendo di frequentare i luoghi molto affollati come i mezzi pubblici, i ristoranti o le mense. E, in questo caso, la percentuale di uomini supera quella femminile. Ma se la quota di chi sceglie di vaccinarsi è ancora molto bassa, esiste anche una piccola percentuale della popolazione (con una leggera prevalenza maschile) che, invece, non adotta nessuna precauzione per difendersi da virus e raffreddamenti.

DUE CUORI, LA STESSA CAPANNA E UN RAFFREDDORE

È quando il male di stagione fa capolino che le reazioni possono davvero risultare totalmente diverse. Mal di gola, raffreddore, febbre, dolori muscolari, spossatezza e tosse sono sintomi comuni a tutte le età e a entrambi i sessi. Se, però, l’uomo tende a rivolgersi al medico di medicina generale, le donne ricorrono subito ai farmaci di automedicazione che già ben conoscono, oppure si interfacciano con il farmacista per a scopo consultivo. Il motivo è presto detto: la popolazione femminile tende a modificare ben poco della propria vita e a volersi rimettere in piedi prima possibile, forse anche a causa della propria naturale predisposizione verso il prossimo, specie se a sua volta ammalato. Per questo ha bisogno di intervenire con rimedi rapidi così da non interrompere la propria routine, anche se colpita da febbre o raffreddore. Anche perché il consiglio del medico, in caso di influenza con febbre, è quasi sempre di stare a riposo, cosa che una donna, specie se madre di bambini piccoli, di solito non si può permettere. Diverso, invece, il comportamento maschile: più frequentemente di quanto non facciano le donne, gli uomini intervistati lamentano una maggiore intolleranza ai sintomi, accusando dolori in tutto il corpo, e tendono a non uscire di casa -a meno che non sia strettamente necessario- rinunciando anche ad alcune attività abituali, dallo sport al sesso. I maschi, e in particolare i giovanissimi e i più anziani, in caso di malattia sono anche più propensi a chiedere maggiore assistenza ai propri familiari, mentre è più tipico della donna curarsi da sola, senza gravare sugli altri.

RIMEDI DELLA NONNA VS INTERNET

Cercano su internet informazioni di qualsiasi tipo, incluse quelle relative alla salute, ma sono anche i primi a chiamare la mamma quando stanno male. La reazione dei più giovani all’arrivo dell’influenza è di non modificare più di tanto la propria vita, continuando ad andare a scuola o all’università ma sospendendo le regolari attività sportive ed extrascolastiche, affidandosi quasi sempre ai genitori per i farmaci da assumere. Quando invece si affidano a internet, però, le fonti non sono solamente i siti ufficiali, ma gli amici stessi, per esempio attraverso i social network, che molto spesso ripropongono i salutari ma non sempre efficaci rimedi tradizionali, come un latte caldo con il miele o una tisana. Ecco perché medico di famiglia e farmacista dovrebbero invece risultare il primo riferimento, preferibile alla rete.

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