SOLO IL BELLO DEL SOLE
Fa bene all’umore, alle ossa, al sistema immunitario, ma può fare male alla pelle. Le avvertenze per un’estate al sole, in tutta sicurezza e salute
Sinonimo di estate, di vacanze e di vita all’aria aperta, il sole è stato tuttavia classificato tra gli elementi potenzialmente cancerogeni per l’uomo. A essere “condannati”, in particolare, sono i raggi ultravioletti UVA e UVB, principali responsabili dell’abbronzatura e di diversi tipi di tumore della pelle, tra cui il melanoma. Meglio evitare di esporsi, allora? Assolutamente no. Bastano pochi accorgimenti per prendere solo il buono del sole. Che è tanto.
TUTTI I POTERI DELLA VITAMINA D
Uno dei principali “poteri” dei raggi solari è quello di sintetizzare la vitamina D, un pre-ormone che viene prodotto dall’organismo tramite sintesi cutanea e che solo in piccola parte (10-15%) viene assunto con l’alimentazione. A cosa serve la vitamina D? A regolare il metabolismo del calcio e del fosforo, utili per il processo di formazione e mantenimento delle ossa, e per la produzione di sostanze che hanno il compito di uccidere i batteri e che “avvisano” il sistema immunitario se c’è qualcosa che non va. Ancora, la vitamina D è fondamentale per la maturazione delle cellule del sistema immunitario.
L’esposizione al sole favorisce, poi, la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore, il sonno, l’appetito e anche le emozioni. Una buona disponibilità di serotonina, infatti, contribuisce a ridurre l’ansia. In più, è amica della linea, perché agisce sul senso di sazietà.
SOLE: “AVVERTENZE PER L’USO”
Mai esporsi nelle ore più calde e senza prima aver applicato le creme solari, in modo da schermare i raggi nocivi ed evitare eritemi, arrossamenti e scottature. I filtri solari protettivi vanno scelti in base al tipo di pelle, alla zona cutanea da proteggere e facendo attenzione agli ingredienti contenuti nei prodotti in caso di sensibilità o allergie specifiche. Attenzione anche a ripetere l’applicazione spesso, soprattutto se si sta in pieno sole, ci si bagna o si suda, condizioni che gradualmente esauriscono l’effetto protettivo. È bene inoltre ricordare che anche il giusto apporto di vitamine e di sali minerali ha un impatto su pelle e abbronzatura, con importanti funzioni fotoprotettive e sull’integrità e il naturale funzionamento della pelle e delle mucose. Si assumono mangiando frutta di stagione (albicocche, melone, etc.) e verdura (pomodori, carote, peperoni, spinaci, etc.), ma anche con specifici integratori alimentari, su consiglio del medico e del farmacista.
ATTENZIONE ALLE GAMBE
I raggi solari scaldano e il caldo contribuisce alla dilatazione dei vasi sanguigni, con conseguenti disturbi che possono essere avvertiti a livello degli arti, soprattutto in estate. Per alleviare la sensazione di gambe pesanti e gonfiore, è consigliabile evitare sia di stare a lungo in piedi, ma anche di stare troppo seduti; preferire indumenti comodi e calzature con tacchi non troppo alti. Anche della sana attività fisica, come una camminata di buon passo, nelle ore meno calde, può contribuire a ridurre ristagno e gonfiore a beneficio di una corretta circolazione. Per lo stesso effetto, è utile concedersi dei momenti di relax, tenendo per qualche minuto le gambe sollevate e applicando, su consiglio del farmacista, gel con effetti rinfrescanti e defaticanti, studiati per il benessere delle gambe. Come per ogni fastidio, se questo persiste è bene rivolgersi al proprio medico per approfondirne le cause ed evitare cure “fai da te”.
QUANDO DIVENTA UN’OSSESSIONE
Da “tan”, abbronzatura in inglese, e dal greco “órexis” (appetito), ha origine il neologismo tanoressia, che indica l’ossessione per la tintarella. I segnali sono il pensiero rivolto all’abbronzatura in modo fisso e costante, un perenne grado di insoddisfazione, per cui la pelle non è mai abbastanza dorata e, infine, il continuo sottoporsi a lettini e lampade abbronzanti. A molti piace avere una tintarella bella e duratura ma è bene mettere sempre al primo posto la prevenzione e adottare le giuste precauzioni per la nostra salute. Come per tutte le dipendenze, se hanno impatto sulla socialità e benessere psicofisico è bene chiedere aiuto, senza timore o pregiudizio.